domenica, novembre 06, 2005

Polcevera

"Ti chiamano torrente
meno ancora che fiume
rivo secco e sassoso
e liquame e putridume
iniettato nel tuo sangue malato
che scorre in oleosa corrente
incontro al mare inquinato.
E un giorno cesserai il cammino
sfinito, vinto, vecchio
tu che vedesti il mattino
di chiare acque a specchio.
Ma nella lunga tua agonia
talvolta sferri calci giganti
e spezzi gli argini della prigionia
lasciando all'uomo lutti e pianti.
Allora dicono che sei senza cuore
ma io dal ponte a te davanti
ti domando perdono con rinnovato amore."

Sergio Marini

....

Sono anni, da quando sono nata,
che sento la gente che abita in Valpolcevera
lamentarsi dello squallore in cui sta sprofondando la nostra valle...
E' come se amassero lamentarsi delle schifezze che sono obbligati a vedere tutti i giorni...
e non si sente mai nessuno che protesti veramente per mettere un freno alla cementificazione e alle discariche che ci stanno sommergendo!
Non è impossibile...
basterebbe che qualcuno cominciasse a farsi sentire, ne sono sicura,
e sarebbero in molti a seguirlo nella protesta!
Forse tornare ad essere una verde valle piena di coltivazioni, ruscelli incontaminati e boschi non sarà possibile.
Ma anche continuare a sopportare che ci usino come discarica di tutto quello che non vuole il resto della città, non mi sembra giusto.
Ne vogliamo parlare?

Nessun commento: